Ci vuole tempo per diventare grandi

Un mulino è un posto perfetto per innescare un processo di maturazione interiore.
Un mulino è quel posto che oggi mi permette di mettere a fuoco un aspetto fondamentale del percorso di Lorenzo.
“Ci vuole tempo per diventare grandi”;

Questa puntata PODCAST è la sintesi di un’intervista emozionantissima con Fausto Marino presso mulino marino.

Spero tu possa ricavarne degli spunti interessanti ascoltandolo e leggendo questo post! 

 

“Ci vuole tempo per diventare grandi”;
una frase che, di primo acchito, potrebbe apparire banale, ma ad un osservatore attento no!
Non può sfuggire l’importanza e, sottolineerei, l’urgenza di porre attenzione al valore del tempo: tempo per Lorenzo, tempo per Fausto il mugnaio e per la sua meravigliosa materia prima: il grano.

Lo scopro oggi quando mi siedo nella stanza che è stata la casa della sua famiglia.
Fausto mi offre un caffè della moka, tremendamente lungo e profumato; uno di quei caffè che a Milano non ti servirebbero mai, ma uno di quei caffè che gusti con il cuore e la mente aperta.
Mi siedo con lui al tavolo e senza il pc davanti sono a mio agio.
Cade una barriera che di solito tra il venditore e il cliente ostacola il dialogo e la comprensione.

Tra di noi c’è feeling perché costruire una puntata radio, realizzarla in zoom e riascoltarla ha dato coraggio e struttura all’impasto dell’amicizia.
E’ stato davvero così?
Ci riflettevo poi sulla strada del ritorno verso Asti, pensando a quello che era successo nel mulino.
Sembravamo, o eravamo proprio, due alveoli dell’impasto in esplosione d’empatia. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda altrimenti fare radio sarebbe impossibile! (battutona..)

Ha mostrato concretezza Fausto!
L’ho notato quando osservava con pragmatismo il dato dello zucchero contenuto nell’etichetta dei prodotti che gli stavo presentando. Aveva mille chicchi di idee nel sul cervello che macinava a pietra processando con concretezza nuove possibili piste di lavoro.
Chissà se nonno Felice, scendendo dal paese di Mango avesse saputo che dopo quasi settant’anni tutto sarebbe stato cosi ben conservato, mantenuto e sviluppato?

Penso che sia un privilegio osservare queste famiglie da vicino e suppongo possa far bene davvero a tutti i consumatori della sua farina e della sua pasta sapere che se con gentilezza chiedi di conoscere la storia di un’azienda trovi ancora porte aperte e persone disposte a raccontartela.
Mi sento libero e gli domando le cose che mi arrivano proprio come mi si presentano:
“Ma voi non avete mai mollato la macinazione pietra?”
“Realizzate una macinatura a pietra naturale tutta in questo mulino?”
Proprio per questo motivo prima parlavo di maturazione.
Il cibo, la farina e le persone hanno i loro cicli naturali per diventare dei cibi, delle farine e delle persone felici.
Ora, però, dobbiamo ammettere che cambiamo e cresciamo; sto maturando consapevolezza ed attraverso l’ascolto attivo arricchisco le persone attorno a me.
Nel loro nel mulino, la famiglia Marino, pur avendo variato il loro stile di macinazione di cereali e farine hanno aumentato la loro superficie di macinazione, hanno mantenuto quell’approccio dei mugnai artigiani che ti fa dire:
“Ho capito perché il vostro prodotto è autentico e rimane tale negli impasti!” Si percepisce!

Osservo la caduta del grano dall’alto verso il basso per facilitare il risparmio energetico; sembra banale cada dall’alto verso il basso ma non lo è!
Sembra banale che il grano debba riposare prima di uno stress così intenso come la lavorazione tra i cilindri ma non lo è! Di banale in questo mulino non c’è molto e te ne accorgi quando guardi la stanza dei bottoni o meglio la stanza della sostenibilità.
E’ in alto a destra, non sullo scaffale ma sul tetto; è l’impianto fotovoltaico da 70 kW che fa azionare i mulini perché per macinare ore ore ore ore..
serve energia e l’energia pulita è il motore dell’automazione e della digitalizzazione.
Io in tavola per i miei figli voglio questa materia prima!

Si, lo sò, capita che qualche volta la nostra quotidianità si spalanchi improvvisamente, come un miracolo sulla via del ritorno dal mulino metti tutto in discussione e ti sembra che tutti i modelli di distribuzione convenzionali e non, non abbiano senso.

Calma Lorenzo!

Riscopri che il tempo ha un valore e stamattina hai dedicato del tempo di qualità a te stesso.

Lasciamo che queste domande affiorino perché sono delle domande di vita importanti.
Arriverà il tempo delle pizze per questo grano ed arriveranno le risposte cariche di verità.
“Conoscere la verità significa smettere di soffrire” “Siddharta Gautama”

Come posso fare per raccontare a tutti ciò che ho visto?
La puntata Radio di Dopamine Food sarà solo una tappa! Dove andiamo adesso?
Torniamo a vendere pneumatici da truck come se non fosse successo nulla?
Che fine faranno le cose che (a fatica) Fausto mi ha spiegato? E perché non ho voglia di tornare alla mia routine? Sento di aver voglia di diventare pizza!

Certe cose accadono l’una dopo l’altra, come da Felice a Ferdinando a Fausto e Fulvio – tutti con la Farina addosso e con il sorriso sul volto perché la verità gli ha permesso di essere Felici con la F maiuscola.

Non c’è bisogno di rispondere ora a tutto questo, c’è bisogno solo di un poco di silenzio e tranquillità per osservare come un mulino la caduta del chicco per nulla banale.
Fausto ti confesso una cosa; la nostra macinazione d’amicizia non finirà qui!
L’azienda Agricola Ida nella riserva naturale non l’ho ancora scoperta ma oggi ho imparato che esiste e quindi ci attende un mondo lassù.
Consapevolezze da infarinare ancora!

A presto Lorenzo.