Il Gambero nei Giardini Era

Il Gambero nei Giardini Era

 

San Vito Lo Capo (TP) –  Proprio da qui prende il via la prima tappa di un giro d’Italia gourmet. Foodies interview sarà una serie di interviste, con cadenza mensile, ideata con l’obiettivo di presentare e far conoscere amici gourmet ai lettori di Mindfoodman; piccoli e grandi Chef, profili professionali e amatoriali rigorosamente attraverso una mia intervista.

In prima persona potranno contaminarvi con le emozioni dei loro piatti e descriversi attraverso l’unico filo conduttore tollerato dal nostro blog: la loro passione per la cucina.

Foodies interview

Foodies interview

Iniziamo con Luigi di Turi e partiamo proprio con un’incredibile storia di contaminazione tra culture nel corso dei secoli, fatta di ricette conservate gelosamente, tramandate da generazione in generazione con enorme rispetto per la tradizione.

Partiamo da San Vito ed il suo Cous Cous Festival, una gara gastronomica che mette a confronto dieci nazioni, cooking show con grandi chef, incontri culturali e sfide di cucina sono alcuni degli ingredienti del programma che coniuga gusto, cultura e divertimento

Chi è Luigi e perché pur vivendo a Milano le sue strade passano da San Vito?

Luigi Di Turi

Per me semplicemente un amico conosciuto da Kitchen, scuola di cucina milanese; apparentemente un semplice corsista, curioso, preparato e generoso; Ecco proprio per questo la sua passione lo ha portato dritto dritto in finale della: 

21ª edizione dal 21 al 30 settembre 2018 con il suo meraviglioso:  

Il Gambero nei Giardini Era

Il Gambero nei Giardini Era

In anteprima per noi, la ricetta completa: LINK

Con il gruppo Rogoredo Foodlovers, abbiamo sostenuto il suo piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture.  Luigi, sostenuto anche dai nostri voti, è arrivato in finale descrivendo così il suo piatto: Cous Cous con Giardiniera in agrodolce, crudo di gambero e spuma di maionese di bisque. Se penso alla Sicilia, terra di sapori e colori, mi torna subito alla mente ed al palato l’agrodolce, la freschezza delle verdure, il profumo del mare e la sua sapidità. 
In questo piatto ho voluto concentrare tutti questi sapori e sensazioni, dalla terra (la giardiniera di verdure marinate in agrodolce) al mare con il gambero e la sua spuma di bisque. 

Ma andiamo a conoscerlo con la prima domanda:

Lorenzo: Ciao Luigi, presentati e trasmettici l’emozione di conoscerti. Descriviti con una frase, una citazione o un testo libero; quale e perché la tua scelta?

Luigi: Ciao a tutti, La passione per la cucina è sempre stata parte di me. Fin da piccolo son sempre stato dietro alle sottane di mamma e zie quando preparavano da mangiare in cucina. Osservando e ascoltando come preparavano da mangiare. Poi quando sono andato a vivere da solo, ho cominciato a cucinare “per sopravvivere “, ma mi piaceva e mi rilassava dopo la giornata lavorativa. Cosí ho cominciato a seguire corsi amatoriali per imparare le tecniche di base, ho approfondito le diverse cotture e affinato le tecniche di cucina in corsi più specifici (es. olio cottura, tecnica CBT, pasta fresca).

Quella che è una passione, ha tirato fuori un talento che non pensavo di avere, come una volta ha osservato uno degli Chef con cui collaboro.

Sono combattuto tra due citazioni, un po’ all’opposto tra di loro:

A: Never give up!

B: Se lo puoi immaginare li puoi fare (di Walt Disney).

La prima è la tenacia che mi ha permesso di raggiungere i veri traguardi che mi sono dato fino ad oggi è l’altro è la mia parte irrazionale.

Lorenzo: Puoi portare con te a San Vito tre ingredienti, oltre a quelli che ti servono per preparare il tuo piatto, Quali sono e perché non puoi rinunciarvi?

Luigi: Sarò preciso, Il primo assolutamente il pomodoro, frutto che si presta a molteplici preparazioni, rosso come la mia passione per la cucina.

Il secondo, da buon milanese,  il riso (questo non a San Vito però),  lo posso abbinare a molteplici ingredienti.

Il terzo il limone, che seppur aspro regala sempre una nota di freschezza ai piatti e debitamente preparato in infusione con alcol, permette di chiudere in bellezza pranzi e cene.

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Lorenzo: Quale lato spicca o quale è il principale del tuo carattere?  

Luigi: Mah!? Mi verrebbe da dire la bontà, anche in questi giorni trascorsi a San Vito mi son sentito chiamare più di una volta come: il gigante buono! È vero a volte sono pure troppo buono, ma che ci posso fare?

Lorenzo: Stasera devi cucinare nel tuo ipotetico locale, quali caratteristiche avrà la tua brigata o il tuo partner ai fornelli?

Luigi: Mmmm, sono un po’ combattuto, beh sicuramente la fantasia, perché in cucina ce ne vuole molta, ma senza stravolgere la tradizione, fare di necessità virtù sapendo vedere il bicchiere sempre mezzo pieno e soprattutto intendersi al volo per trovare la giusta quadra.

Lorenzo: Quale segreto porti nel tuo bagaglio a mano rientrando da San Vito?

Luigi: L’amore e l’unione che ho respirato durante il Cous Cous Fest, perché è vero che alla fine è una competizione e ci deve essere un vincitore, ma è l’ultima cosa a cui pensi quando sei lì, si creano amicizie e si vivono emozioni che sono difficili da spiegare. Insomma, essere sempre pronti a dare tutto te stesso e vivere il momento.

Luigi San Vito

Luigi San Vito

 

Mindfoodman Lorenzo Natolino

Semplicemente Mindfoodman Un uomo che in cucina si prende consapevolmente cura di sè, della sua famiglia e dei suoi simili.