Nicola: “Se vuoi Lore, possiamo scendere e trovarci in qualche locale sotto casa a Santa Giulia?”
Lorenzo: “Ma stai scherzando Nik? non c’è nessun posto migliore per la mia mente e la mia attenzione che non sia la mia cucina proprio mentre sono intento nell’atto di cucinare!”
Fare due chiacchiere serie con Nicola oggi è una questione di fiducia e di finanza.
Per evitare non diventi solo una questione di panza è necessario eliminare dal nostro menù l’ingrediente “Paura”.
La paura è sacrosanta sia in cucina che negli investimenti; a volte può salvare il piatto ed il commensale mentre, in altro contesto, può tutelare l’intero portafoglio e l’assistito da perdite onerose.
Ma perché portarla in tavola quando non necessaria?
Questa è una domanda sensata e logica!
Sarebbe come salare un piatto già saporito di suo o condire di burro un risotto già mantecato a perfezione.
Calma! Calma e branzino fresco! Ecco come chiameremo questo piatto!
Calma come la quiete del peperone rosso cotto al forno, pelato, sbucciato e setacciato.
La cremosità è come l’onda lunga del mare al tramonto, la calma è come l’amido schiumoso della pasta in cottura che incontra il blu dell’onda e si lascia cullare nella pentola d’alluminio a bordo alto.
Un totano. Uno solo per due ma bello!
Vigoroso, possente e tremendamente fresco da pulire e scottare mentre la linguina cuoce. Lo cuociamo giusto quei tre minuti che lo manterranno croccante e accogliente per la crema di peperone e poi a crudo arriva quel benedetto filetto di branzino aromatizzato al lime.
Arriva sminuzzato e marinato con olio evo e la scorza del lime per smorzare la paura di ogni discorso legato ad investimenti preziosi.
Per un futuro incerto puntiamo sul glorioso presente qui ed ora a tavola…
buon appetito Nic!