Lasagna copertina

Lasagna, antidoto della pigrizia

 

“Come prepara le lasagne la zia Franci… mmmm le voglio ancora! .. Mangio solo le sue!”

Questa è un’esclamazione di Nicolò, mio figlio di 3 anni e dopo questa, posso ufficialmente annoverare la lasagna nella lista degli antidoti alla pigrizia e al tempo stesso definire la zia Franci una pigra in cucina e non una “poco capace” come ama definirsi lei!  

Nicolò generalmente sceglie di lodare in pubblico solo i ravioli di nonna Ornella o la pasta al sugo di mamma ed ora sceglie un tuo piatto!

Un paio di anni fa, scopro che prepari un ottimo tiramisù, poi l’anno dopo in vacanza vengo a sapere che hai conquistato lo zio Edo con uno squisito agnello ai carciofi e poi cucini per le amiche e i figli delle amiche, delle splendide lasagne.

Eccoci Franci; due conferme in una:

  1. Fare le lasagne risveglia dal letargo culinario e spolvera via la pigrizia. 
  2. Anche Nicolò è amante del vero “comfort food della famiglia Natolino”: la lasagna; la coccola sotto forma di cibo.
La sfoglia

La sfoglia

Chi non ama gli strati golosi, ricchi e profumati delle lasagne? Sembrano facili da combinare, ma per farle a regola d’arte è necessario prestare molta attenzione, l’errore è sempre in agguato.

Sicuramente ognuno avrà una ricetta di famiglia che gelosamente passa di mano in mano e di generazione in generazione. Qualunque sia la ricetta ci sono regole da rispettare che garantiscono una teglia fumante e fragrante, colma di strati golosi dorati e croccanti.

Personalmente in famiglia siamo convinti che, non sarebbero definibili lasagne senza besciamella. Oltre a fornire la morbida e golosa cremosità la salsa è decisamente utile per contrastare l’acidità del pomodoro, in un equilibro di sapori.

La più azzeccata è sempre la dose classica di 50 gr. di burro e 50 gr. di farina ogni mezzo litro di latte e poi a piacere noce moscata o spezie a gusto abbinamento.

besciamella

besciamella

Farsi prendere la mano e metterne in eccesso, ovviamente genera sfoglie “vagabonde” e “fluttuanti”. Il primo strato nella teglia, va fatto spalmando qualche cucchiaio di besciamella sul fondo mescolandovi un cucchiaio di ragù e comincia la danza..

Ritmo anti-pigrizia Avanza!

il mio ragu

il mio ragu

Nelle dieci regole fondamentali per un’ottima preparazione io metto al secondo posto il riposo, lasciatele riposare, dopo la cottura in forno a 180 gradi,  per una mezz’oretta. Sedimentare per loro sarà come guadagnare gusto e consistenza; dividete le lasagne a metà nella teglia, nel senso della lunghezza, con un coltello ben affilato. Tagliatele poi in perpendicolare rispetto al primo taglio, in modo da ottenere tanti quadrotti. Sollevateli con una paletta e distribuiteli nei piatti individuali. Qui scatterà l’applauso l’emozione del taglio lasagna è un esperienza da gustare.

Sabato 1 Dicembre, abbiamo realizzato un evento di quartiere con l’obiettivo di creare una serata conviviale e allargare sempre più la comunità del quartiere di Milano alla pagina social dei Rogoredo foodlovers.

Quale strumento utilizzare per fare tutto ciò se non una lasagna?  

Ora posso dirvelo cari foodlovers, avete stravinto la vostra battaglia alla pigrizia presentando i vostri capolavori alla Lasagnata Rogoredo Foodlovers.

Locandina Lasagnata

Locandina Lasagnata

E’ stato meraviglioso prima ricevere molte prenotazioni, poi realizzare un sold out insperato e vedervi arrivare in oratorio con ventisei teglie differente;  le classiche lasagne alla bolognese o con la sfoglia agli spinaci e il ragù, in bianco oppure con le verdure, con la zucca, i porri, al pesto e persino in una versione vegan e glutin free.

Da parte mia e da parte di tutti gli organizzatori vi siete meritati un dieci!  Anche in questa occasione avete dato prova che la lasagna è un vero antidoto alla pigrizia! 

 Fantastici, avete confermato il fatto che intorno ad una teglia è possibile far scattare la magia di una grande festa. Grazie e mi raccomando cucinate come la zia Franci e date un calcio alla pigrizia in cucina!

tutti insieme in lasagnata

tutti insieme in lasagnata

Mindfoodman Lorenzo Natolino

Semplicemente Mindfoodman Un uomo che in cucina si prende consapevolmente cura di sè, della sua famiglia e dei suoi simili.