Ortiche, asparagina, acetosella, tarassaco, e altre erbe spontanee,
Ami preparare ricette a base di questi ingredienti, preparando piatti o menu multivitaminici, saporiti, sani, colorati? Foraging è il tuo TAG 2017,
Foraging è fare la “spesa” nei boschi, L’arte di raccogliere nei campi e nei boschi, ma anche sulle rive dei fiumi, erbe, piante e frutti spontanei e selvatici.
In Italia possiamo davvero ancora farlo e soprattuto siamo dei cuochi davvero Wild
Esattamente il termine “foraging” sta a indicare l’attività di raccogliere cibo spontaneo e vegetale esplorando il territorio di diversi ambienti naturali come montagne, argini dei fiumi, spiagge, boschi, imparando a riconoscere e selezionare vegetali interi o parte di essi che sono ritenuti commestibili e adatti al nutrimento umano.
Anche fare la castagnata in una domenica di ottobre o raccogliere more mature ai bordi dei sentieri di campagna è foraging! Valeria Margherita Mosca, 35 anni, ne è un esempio ha trasformato una tradizione familiare, quella di passeggiare nei boschi, in un lavoro. Oggi dalla sua base è in Valmalenco in Valtellina ma si sposta per tenere corsi, gite e lezioni di foraging. Grazie al suo sito (www.wood-ing.org), con l’aiuto di esperti, diffonde la cultura della raccolta, nel rispetto della sicurezza personale e tutelando il territorio.
Fare foraging ci concede il privilegio di mangiare cibi purissimi e con elevati principi nutritivi, ci promette poi l’opportunità di fare la spesa gratuitamente e la scoperta di nuovi sapori.
Questo concetto è facile da dimenticare, abituati come siamo a prendere ciò che mangiamo dagli scaffali di un supermercato o dal menù di un ristorante. Raccogliere i frutti da sé significa riportare il contatto con la terra e comunque aiutarci a ristabilire una consapevolezza concreta delle materie di cui ci nutriamo e della loro origine.
Una ricetta facilissima, con una prelibatezza l’ortica, la adoro basta sbollentarla per togliere il suo potere urticante. Poi ci si può fare una morbida purea e preparare degli:
Gnocchi di ortica
Ingredienti per 4 persone:
750 gr. di patate farinose
100 gr. di foglie di ortica, 2 uova
800 gr. di farina, 150gr. formaggio latteria,
100 gr. di burro
100 gr. Parmigiano reggiano, pizzico di sale e un pizzico di noce moscata.
Fate bollire le patate con la buccia in acqua leggermente salata. Lavate e asciugate l’ortica e scottatela in acqua bollente. Scolatela, e quando si sarà raffreddata strizzatela bene per eliminare l’acqua in eccesso, tritatela finemente.
Sbucciate e schiacciate le patate ancora calde. Incorporate l’ortica, le uova, il sale, la noce moscata e, un pò alla volta, la farina, e lavorate sino ad ottenere un impasto omogeneo. Ricavate sue bei cilindri e solcate gli gnocchi lunghi 2 centimetri prima di inciderli con la forchetta. Man mano che sono pronti trasferire su uno straccio ben infarinato per non farli incollare. Cuoceteli un pò alla volta in abbondante acqua leggermente salata. Quando vengono a galla pescateli con la schiumarola e via direttamente nel piatto di portata.
Fate scaldare dolcemente il burro sino a farlo diventare color nocciola (senza bruciarlo).
Grattuggiate il formaggio e a bagnomaria fate fondere la crema di formaggio latteria con un pezzettino di burro. Impiattare tenendo la crema sotto e i gnocchi al naturale sopra! non so a voi ma a me il gioco di verde piace fa molto WILD! Buon appetito!
Con l’ortica il piatto NON E’ PUNGENTE!