copertina ibrida

Biasimare i giovani? Meglio investire in progetti come Ibrida!

 

In alcune occasioni è stupendo lasciarsi attrarre da un post e permettere che la tua attenzione venga catturata dalla curiosità di approfondire. Certo, mi rendo conto che il tempo è una risorsa limitata, ma questo esercizio in alcuni momenti è fondamentale per scoprire esattamente dove la tua attenzione si deposita e soprattutto perché qualche giorno dopo ti porterà proprio lì. 

Così ho scoperto Ibrida: una birra artigianale, i suoi ideatori ed il progetto perfettamente in linea con i miei valori: Incentivare la produzione e la consumazione dei prodotti locali e dare così un senso a tutte le fasi di un ciclo produttivo.

Oggi parleremo del loro progetto partendo dalla loro idea messa sul mercato! 

Invito Pavè

Prima del 5 Dicembre non conoscevo nulla di questa birra, e nemmeno i volti di Francesca, Simone e altri quattro studenti internazionali del Politecnico di Milano ideatori della startup. Da Pavé Birra, ho scoperto un progetto con obiettivi di sviluppo sostenibile; una birra fatta con il pane, con il pane quotidiano avanzato nelle panetterie di quartiere.  Si, le panetterie, queste sconosciute, obbligate a reinventarsi per sopravvivere e necessariamente chiamate a cercare prodotti di nicchia per diventare luoghi dove tutto gira intorno al pane dalla colazione all’aperitivo prima della cena.  Lo spreco alimentare, che è uno dei temi più caldi in termini di sostenibilità, ha fatto tutto il resto ed indirizzato i ragazzi a colpire nel segno riuscendo da avvicinare diverse tipologie di utenti ed unirle alle loro passioni.

Alla presentazione del progetto, arrivo con qualche minuto di ritardo e mi fermo con l’homebrewer Vittorio Paltrinieri, mi confesso neo-appassionato di birra artigianale e la sua giovane età miscelata a passione e professionalità mi fa sentire davvero a mio agio. A lui posso permettermi di rivolgere tutte le domande, inerenti alla fabbricazione, senza nascondere la mia impreparazione.  Comprendo velocemente che Ibrida è ancora in una fase di lancio, il suo nome è una perfetta sintesi tra la tradizione, la preparazione della birra e i trend produttivi del pane. Subito la mia mente corre ancora al mio quartiere; Milano Rogoredo, ai giovani che ci vivono e lo frequentano e più che mai ai negozianti che più di tutti hanno necessità di fare un degno salto di qualità. (Link: Panetteria a Rogoredo)

Ibrida

Dietro idee come Ibrida ci sono giovani di quartiere, che ove necessario, stringono sinergie collaborative con il negoziante creando un networking virtuoso o per gli amanti dell’italiana semplicità un passaparola semplice e costruttivo.  La realizzazione di Ibrida racchiude tutti questi elementi di sinergia con il quartiere: ridurre gli sprechi alimentari, riutilizzare il pane in eccesso e riciclare gli imballaggi del vetro.

pavè

Ibrida è così allineata con i forni locali perché se inizialmente i panettieri hanno cercato di competere sul prezzo, abbassando di conseguenza il livello qualitativo, mentre la loro qualità calava, la GDO si è organizzata e ora fa un pane competitivo, di qualità non cattiva. Oggi in panetteria, forse si passa alla sera, all’uscita dal lavoro, nel proprio tempo libero dedicato alla convivialità, al fare la spesa non come dovere ma come tempo ritrovato. Ecco, con questa consapevolezza di voler ritrovare tempo nel processo d’acquisto, è indubbio che serva un prodotto per il forno come una birra di qualità generata da prodotti locali autentici e che magari venga personalizzata in etichetta per ogni Bakery partner e servita per un frugale aperitivo pre-acquisto.   Ci siamo! Abbiamo quasi chiuso un cerchio proprio in tema d’economia circolare!

Economia

Forse potrebbe aiutarci a chiuderlo completamente un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio, che prevede dal 2019, venga tagliato anche del 40% l’accisa per i micro-birrifici che hanno una produzione fino a 10mila ettolitri.  Questa potrebbe essere per i giovani produttori di Ibrida e per l’intero comparto una sana boccata d’ossigeno. Ah.. dimenticavo un dato importante a sostegno dei nostri amici, (Fonte:AssoBirra) nel 2017 la produzione di birra in Italia è cresciuta del 7,5% a 15,6 milioni di ettolitri. L’intera filiera vale circa 9 miliardi di euro l’anno e impiega oltre 90mila persone: I micro birrifici rappresentano anche una forte spinta all’occupazione soprattutto tra gli under 35”.  Che dire, vi lascio gustare la vostra splendida fetta di pane con una Ibrida condividendo un articolo che oggi sento davvero a tema perché anziché biasimare i giovani, io investirei in progetti come Ibrida!  Subito!

LINK: Forse, anziché biasimare i giovani, bisognerebbe investire di più nella scuola

Alla prossima Mindfoodman – Lorenzo Natolino

I sei protagonisti del progetto ed i loro profili IG: 

Simone Piuri
Francesca De Berardinis
Elisa Pirola
Akanksha Gupta
Guan Rumo
He Junsong

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Mindfoodman Lorenzo Natolino

Semplicemente Mindfoodman Un uomo che in cucina si prende consapevolmente cura di sè, della sua famiglia e dei suoi simili.