In Gennaio nei mercati del Capo e Ballarò, li senti gridare ed il suono è musica per un foodlovers come me. E’ stupendo dare voce a produttori che portano sui mercati ogni settimana le loro primizie. Nel post di mercoledì abbiamo osservato la pescheria dei fratelli Cappuccio a Siracusa, oggi ci trasferiamo dall’altra parte dell’isola per dare voce ad una storia che arriva dai mercati, fatta di virtù, passione e dedizione per dare voce e spazio alle verdure tipiche invernali.
Bietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavolo cappuccio e verza, cicoria, finocchi, porri, radicchio, rape, sedano, spinaci, valeriana e zucca… sono solo alcuni degli ortaggi del mercato questa settimana e noi cerchiamo proprio una di queste: precisamente ù vruoccolo.
Forse in un’altra vita facevo quel lavoro, oggi il vociare chiassoso del mercato è in parte sostituito dal bombardamento mediatico e digitale del market-place ma questo tassativamente non deve cambiare il prodotto, la sostanza e metodi di produzione.
I vruoccoli, per sprigionare i loro aromi zolfati, vanno approvvigionati freschi da un contadino che coltivi in maniera non intensiva, conservati con cura, mondati con precisione, ridotti in pezzi delicatamente e cotti al momento. Risulteranno croccanti e gustosissimi.
La qualità del prodotto è il cuore o meglio ciò che più sta a cuore al foodlovers, il processo di commercializzazione è solo il mezzo attraverso cui far arrivare sulle tavole un prodotto che preserva le caratteristiche sopra citate.
Un vecchio detto popolare siciliano recita: “vruoccolu, vruoccolu, beddru vruoccolu”
Le preziose virtù del broccolo le abbiamo già viste nel post di qualche settimana fa, ma quanto sono potenti in questa stagione con il loro principio attivo: il solforafano?
Attivissimi contro alcune forme di tumore (es. alla prostata), è ormai scientificamente riconosciuto che il suo consumo regolare rafforza le difese immunitarie, consente un miglior metabolismo dei carboidrati ed è anche ottimo per lenire ulcere e fastidi intestinali.
Ecco, oggi fortunatamente non abbiamo bisogno di tutto il suo potenziale, ci basta la parte che consente un miglior metabolismo del carboidrato perché Natale e le festività hanno fatto la loro parte e soprattutto perché vanno in scena: “Gli anelletti chi Vruoccoli arriminati” di Lucia Bargione.
Chi è Lucia? Eh… troppe cose volete sapere cumpà! Lucia detta “Bargi” è n’amica mia, è la regina dell’arancina palermitana l’avete già conosciuta nel precedente viaggio a Palermo, quello che conta è la sua passione che oggi arriva fino a qui, grazie.
Ricetta: Anelli siciliani con broccoli
▪500 gr di broccoli e 2 spicchi d’aglio
▪300 gr di anelletti Siciliani (pasta di semola di grano duro Poiatti, pastificio di Mazara del Vallo dal 1946)
▪50 gr. di uvetta – 50 gr. Pinoli – 1 peperoncino
▪3 filetti di acciuga o sarda –4 cucchiaio d’olio extravergine
▪500 ml di brodo o acqua di cottura dei broccoli
▪2 bustine di zafferano – 100 gr. di pangrattato
▪Sale e pepe q.b.
Procedimento: Lavate e pulite i broccoli, tagliate la parte finale del gambo eliminando con un coltello la parte esterna più dura. Quindi tagliate il gambo rimasto a pezzetti e metteteli da parte. Adesso eliminate le foglie che risultano danneggiate, mentre mettete da parte quelle più tenere. A questo punto staccate le cimette e tagliatele a pezzi più piccoli. Sbollentate i broccoli in acqua bollente e salata per circa 10 minuti e poi scolate.
Mettete l’olio in un tegame, unite l’aglio e le acciughe tritate e lasciate soffriggere per qualche minuto fino a quando l’acciuga si sarà sciolta lentamente. Unite i broccoli e fateli rosolare per bene insieme all’uvetta precedentemente amorbidita in acqua calda, i pinoli, una manciata di peperoncino e lo zafferano.
Arrimini tutto in un tegame … via..
Preparate i pirottini olio e pan grattato e versateci il contenuto
Forno 180 gradi x 15 minuti
Appena l’acqua con i broccoli comincia a bollire, versate gli anelli siciliani e lasciateli cuocere per circa 12 minuti o seguendo le indicazioni del tempo di cottura riportate sulla confezione.
- Usate anelletti di qualità che tengano bene la cottura, esistono produttori locali siciliani che utilizzano grani eccellenti, valorizzateli.
- Lasciate riposare qualche minuto prima di capovolgere la teglia nel piatto da portata, gli anelletti al forno sono una preparazione talmente conviviale che potranno essere serviti posizionando la teglia direttamente in tavola invitando i presenti a servirsi a piacere.
- Per l’abbinamento al vino sceglierei un bianco di buona freschezza e sapidità e considerato che siamo in Sicilia certamente l’abbinamento ideale potrebbe essere l’Alcamo DOC oppure un bianco dell’Etna.
Buon appetito cumpà!