Vagando tra le quattro vie di Momo (NO), casualmente casco nel molino Riseria Bovio. Scendo un po’ di fretta dalla mia vettura per l’abituale scorta di riso e mi imbatto nella titolare; Simona, gentilissima mi informa su tutte le qualità di riso presenti, ma il mio occhio cade sulla confezione che riporta ben in evidenza il mio anno di nascita;
“Razza 77”.
Il Razza 77 è una storica varietà di riso della Bassa Novarese, nato da un incrocio tra due varietà di riso: il Greppi e il Lady Wright
Una varietà di superfino, il cui passato è strettamente legato al territorio. Coltivato appunto fino al 1977, annata geniale, guarda caso proprio la mia!
Se alla fine degli Anni Settanta, quasi nessun produttore continuava a coltivarlo oggi le moderne tecniche di coltivazione ci vengono un pochino in aiuto.
Non posso crederci, troppe analogie con il periodo attuale di crisi e con il sottoscritto per non andare più a fondo e scoprire cosa c’è dietro questo riso.
Sono un puro 77 di razza, un bomber vero ed anche la mia passione per la cucina ed i risotti è rimasta latente per quarant’anni; oggi, ritrova con Mindfoodman la giusta collocazione all’interno della mia vita.
A cavallo dei 40 anni (esattamente la mia età) dallo stop produttivo, Riso Rizzotti torna a produrre il Razza 77, l’azienda ha voluto recuperare questo riso storico e condividerlo con chi ha ancora la capacità per apprezzarlo.
Le parole di chi ha recuperato questo riso sono chiarissime:
“È il gusto di conoscere da dove veniamo che mi ha spinto a coltivare il Razza 77 e non solo perché già mio nonno lo aveva coltivato nei terreni che ora conduco io ma anche perché è così tanto vasta la biodiversità della risicoltura italiana che ho bisogno di sperimentare e di trovare quelle che sono le origini della nostra tradizione culinaria.”
Un anno fa in Razza77 per riuscire a riprodurre la purezza genetica della varietà originale hanno effettuato rigorosi controlli sul seme ed oggi riescono a consegnare a noi foodlovers, gourmet o semplici appassionati un prodotto unico.
Esaltato soprattutto per la sua versatilità e per la sua digeribilità il razza 77 nella categoria superfino, rappresenta un’eccellenza nella tenuta in cottura e nella capacità di mantenere intatte le sue proprietà.
Per ottimizzare la tenuta in cottura si consiglia di tostarlo molto bene in fase iniziale (almeno 5 minuti). Il rilascio lento dell’amido lo rende un riso adatto per risotti con pesce, verdure e tutte quelle preparazioni che richiedono una particolare cremosità. Il bassissimo contenuto di amilosio permetterà al riso di cuocere in maniera corretta mantenendo i sapori e gli aromi influenzati dalle caratteristiche del riso stesso.
Lunedì 23 Luglio, ho scelto un azzardo, ho sfidato il caldo milanese con la preparazione di un Razza77 versione “ALTA QUOTA” decisamente più idoneo per fine Settembre! Ma d’altra parte è risaputo che la 77 è una razza che rischia!
Perché Alta Quota? Perché lo abbiamo abbinato ai sapori dell’Aprica (SO) questi splendidi finferli raccolti dal sottoscritto la domenica nel bosco ed uniti la salsiccia della macelleria di Corvi Bernardo.
Se anche tu vuoi provare a cucinare una ricetta con il #razza77, mettiti ai fornelli e invia le foto della tua creazione a: lericettedirazza@razza77.it o info@mindfoodman.it sarà mia cura girarla ai nostri amici della Riseria Rizzotti.
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Da #Mindfoodman www.mindfoodman.it di venerdì 14 Settembre 2018
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